Il codice civile all'articolo 1813 e seguenti disciplina il mutuo, un istituto previsto già nell'antico diritto romano. Come molti sanno, si tratta un contratto attraverso il quale il mutuante concede al mutuatario una somma di denaro per obiettivi legati all'acquisto di una casa, alla ristrutturazione di un immobile o, più in generale, ad esigenze di liquidità.
A fronte di tale prestito il mutuatario si impegna a restituire il denaro, insieme agli interessi maturati, nel rispetto di un preciso piano di rientro del capitale concordato tra le parti. E proprio la durata del mutuo rappresenta uno degli elementi fondamentali al momento della scelta.
Il nostro ordinamento prevede che i mutui ipotecari possano sottostare ad una durata variabile tra un minimo di cinque ed un massimo di trenta anni: un ampio lasso di tempo all'interno del quale scegliere. È intuibile come l'aumentare del numero di rate previste per il rimborso comporti la diminuzione dell'importo di ogni singola rata ed allora il contraente si trova di fronte alla prima scelta: è preferibile restituire in tempi ristretti il capitale ricevuto, facendosi carico dei relativi sacrifici, oppure è consigliabile non comprimere eccessivamente i propri consumi?
Un dubbio dirimente, dalla cui risoluzione dipende anche la serenità di coloro che hanno contratto un mutuo. Prima di prendere qualsiasi decisione sarebbe, allora, consigliabile procedere a diverse simulazioni al fine di verificare l'effettività capacità di saldare le rate periodiche, evitando ritardi nei pagamenti.
Un altro aspetto da tenere in considerazione concerne la possibilità di procedere ad un'estinzione anticipata, totale o parziale, del mutuo per la quale a partire dal 2007 non è più prevista una penale. Per estinguere anticipatamente i mutui sottoscritti prima dell'entrata in vigore del Decreto 7/2007 (convertito nella Legge 49/2007) è invece necessario valutare le condizioni previste dallo stesso contratto di finanziamento, senza dimenticare che, ad ogni modo, la legge sopraccitata è intervenuta anche sulla riduzione delle penali pur non avendole abolite.
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